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Impermeabilizzazioni

“In un condominio anni ’60, tutti i balconi lamentano un degrado del frontalino con distacco dello strato copriferro e ci sono molti ferri dell’armatura in vista evidentemente arrugginiti.  A quei tempi non si faceva l‘impermeabilizzazione, anche se sembra che il calcestruzzo sia impermeabile, in quasi tutti balconi si è creata una crepa più o meno in mezzeria da dove ovviamente entra l’acqua e si trascina sino al plafone sottostante con fessurazione e distacco dell’intonaco.
Per meglio chiarire, in allegato le invio alcune fotografie.

Oltre a seguire le indicazioni che abbiamo visto che consigliate i cicli per la riparazione dei calcestruzzi seguendo la Norma Europea vigente, vogliamo applicare un’impermeabilizzazione valida, ma come impermeabilizzare il balcone curando anche la sigillatura del giunto che si è venuto a creare ?
Avere una soluzione per un trattamento superficiale senza demolire le vecchie piastrelle in gres ?”

Ing. F.V.(BS) 

Non stiamo a descrivere il ciclo di intervento per risanare il calcestruzzo deteriorato dei frontalini dei balconi che avete già visto in altre FAQ presenti nel nostro sito. Entriamo in merito all’impermeabilizzazione dei vecchi balconi senza dover fare la demolizione delle mattonelle in gres e del relativo sottofondo:

Si possono proporre diverse soluzioni sia con rasature cementizie flessibili e armate con tessuti in fibra di vetro che con prodotti elastomerici. Viste le fotografie che evidenziano giunti di movimento tali da fessurare decisamente le strutture, opteremmo per la soluzione più elastica applicando l’apposito prodotto SIKAFLOOR 400N ELASTIC previa stuccatura dei giunti evidenti con il sigillante ad elasticità permanente SIKAFLEX 11FC+.
Il SIKAFLOOR 400N ELASTIC è un rivestimento elastico e idoneo al calpestio e all’esposizione ai raggi UV che, oltre a risolvere il problema impermeabilizzazione,  può dare un piacevole effetto estetico.

Visto che c’è lo spazio per farci stare una nuova piastrella, nel caso si desiderasse avere una nuova pavimentazione si potrà adottare il sistema con SIKABOND T8 che realizza lo stato impermeabile ed è l’idoneo collante elastico per la nuova pavimentazione.

Prodotti Consigliati:

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Casari Edilservice
Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“Abbiamo sentito parlare  di impermeabilizzazione struttura “vasca bianca” e siamo interessati a questa tecnologia in quanto potremmo evitare i tradizionali sistemi con manti impermeabili o bentonitici con i quali abbiamo avuto anche esperienze negative.
Sapete darci informazioni più approfondite e descriverci una soluzione valida e definitiva che risolva il problema?”

Immobiliare A. – Brescia

[hr+]E’ un problema annoso e la Sika ha una soluzione semplice e definitiva già applicata da anni con successo da molti progettisti.
C’è da precisare che tutti i sistemi impermeabili superficiali come guaine, fogli bentonitici, rasature, prodotti a pennello, ecc., pur facendo il loro dovere realizzano una barriera impermeabile sottile in corteccia che è esposta a possibili lesioni per interventi che, anche per ignoranza e anche dopo anni, possono essere bucate, lesionate o perdere le caratteristiche originali e rendere inutile il sistema impermeabile corticale.
La soluzione Sika affronta il problema alla base con la realizzazione del calcestruzzo impermeabile in tutto il suo spessore, in modo che l’acqua e l’umidità non siano in grado di penetrare nella struttura.
La tecnologia detta in “vasca bianca” con calcestruzzi impermeabili ha raggiunto alti livelli e si possono realizzare strutture impermeabili all’acqua di falda tale che ora si possono costruire strutture a tenuta nell’acqua permanente senza difetti di infiltrazioni né di umidità con la lunga durabilità del calcestruzzo.
Così potremo eliminare i tradizionali sistemi impermeabili corticali che non avranno più ragione di esistere essendo già la “scatola” in cls. sufficientemente impermeabile.

Esecuzione del getto del calcestruzzo impermeabile in acqua

Sarà importante realizzare un calcestruzzo tale da essere lui l’impermeabilizzazione. Si potranno utilizzare i getti che sono stati studiati nelle strutture in “vasca bianca”. Il calcestruzzo dovrà essere confezionato assicurando un corretto assortimento granulometrico, proporzionando la miscela di aggregati secondo quanto indicato dalla teoria di Fuller o Bolomey. Il materiale lapideo, privo di impurità organiche, limi od argille, dovrà essere rispondente alle prescrizioni della norma UNI 8520 “Aggregati per la confezione di calcestruzzi” e della UNI 9858 “Prestazioni, produzioni, posa in opera e criteri di conformità “.
Il contenuto di cemento, oltre che a garantire il raggiungimento della classe di resistenza caratteristica di progetto (Rck), dovrà essere tale da assicurare la coesione dell´impasto cementizio, in funzione della consistenza necessaria per una corretta messa in opera e il dosaggio minimo di cemento dovrà essere non inferiore a kg. 350-400 al mc. con un basso rapporto acqua/cemento inferiore a 0,50 per migliorare le caratteristiche prestazionali del conglomerato cementizio quali impermeabilità , durabilità , resistenze meccaniche e stabilità volumetrica con l’utilizzo del SIKA WT 101 L oppure SIKA WT 200 P basato sulla tecnologia di cristallizzazione autoindotta con formazione e sviluppo di strutture cristalline non solubili all’interno dei pori capillari realizzando così una barriera a tenuta impermeabile anche in eventuali microfessurazioni accidentali.

Realizzazione della struttura impermeabile in calcestruzzo

La struttura si potrà considerare a tenuta nel momento che si saranno curati tutti i particolari di interruzione di massa del calcestruzzo stesso. Oltre alla cura esecutiva della posa del calcestruzzo sarà essenziale realizzare correttamente:

  • i giunti di dilatazione (eventuali);
  • i giunti di ripresa tra platea e muri in elevazione;
  • i giunti di ripresa nei muri se ci fossero interruzioni;
  • la stuccatura a tenuta impermeabile dei fori dei distanziatori e di elementi passanti

E’ stato ben approfondito il tema in occasione del Seminario Tecnico con l’Ordine Ingegneri Brescia che si è svolto il 10.10.2015

Scarica la Relazione

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Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“In una ristrutturazione abbiamo appena realizzato il rifacimento di tre balconi per una superficie totale di circa mq 20. Se è applicato un trattamento impermeabile di un prodotto cementizio impermeabile a pennello (molto noto) sul quale abbiamo incollato la nuova pavimentazione. Non vorremmo demolire nuovamente per rifare tutto ma abbiamo sentito che avete una soluzione impermeabile trasparente che possiamo stendere sulle nuove piastrelle in grès porcellanato. Mi potete fare una proposta di intervento con i prodotti adeguati?
Grazie per la risposta.”

Imp. Edile C. (BS)

La soluzione che fa al caso vostro è la stesura della guaina liquida trasparente SIKALASTIC 490 T che è una membrana poliuretanica monocomponente, trasparente, lucida, igroindurente, elastica ad elevata resistenza per impermeabilizzazione duratura. Grazie all’innovativa tecnologia di tale rivestimento, esso è stabile ai raggi UV, agli agenti atmosferici, resistente agli alcali, rimanendo elastico e trasparente perfino dopo l’invecchiamento.

L’intervento avrà la seguente procedura:

  • Le superfici vetrose come le vostre piastrelle vetrificate, ceramiche lucide o smaltate in genere devono essere primerizzate con SIKAPRIMER 490 T che dove essere applicato imbevendo un panno asciutto pulito e sfregando l’intera superficie.
  • Ad avvenuto indurimento del SIKAPRIMER 490 T (1 – 2 ore dall’applicazione), applicare SIKALASTIC 490 T tramite rullo o pennello fino a ricoprire l’intera superficie.  Raccomandiamo di usare un rullo a pelo corto resistente ai solventi per impedire la formazione di bolle d’aria.
  • Un secondo strato dovrebbe essere applicato dopo 12 ore, ma non più tardi di 18 ore di attesa. Lo spessore di ogni strato non dovrebbe superare il millimetro (pellicola asciutta). Un terzo strato può essere applicato per consentire una migliore impermeabilizzazione ed una migliore resistenza al traffico pedonale.

Il SIKALASTIC 490 T bagnato può essere molto scivoloso. Per diminuire la scivolosità occorrerebbe un idoneo trattamento antisdrucciolo. E’ ad esempio possibile spargere sabbia quarzosa essiccata in forno sul rivestimento fresco in modo da ottenere una superficie anti-sdrucciolo.

Prodotti Consigliati;

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“In un fabbricato che abbiamo realizzato da due anni abbiamo una contestazione alla quale vorremmo rimediare al più presto. Sui terrazzi in c.a. abbiamo realizzato la tradizionale impermeabilizzazione con guaina armata poliestere da 4 mm. sulla quale è stata fatta una caldana di circa 4 cm. sulla quale è stato posata la pavimentazione in ceramica antigeliva.
Ora, sull’intonaco di rivestimento del frontalino del balcone, si nota una fessura capillare proprio all’altezza della guaina che separa la struttura dalla caldana e il alcuni di questi punti escono delle percolazioni biancastre che formano baffi e stalattiti biancastre che non sono accettabili. Per rimediare come possiamo intervenire ora e nei lavori futuri?”

Geom. Z.G. (BS)

L’acqua meteorica che cade sui terrazzi permea tra le mattonelle, attraversa la caldana cementizia e trovato lo strato impermeabile va a sfogare dove può portando con se le tracce di calcare che ha raccolto per strada. Ecco che gocciando forma questi poco graditi depositi.
Per evitare questo problema consigliamo di rivedere il pacchetto di copertura posando subito il massetto di pendenza di 4 cm. direttamente sulla struttura in c.a. e poi realizzare lo strato impermeabile con il rivestimento SIKALASTIC 1K malta fibrorinforzata a bassissimo modulo elastico adatta a rivestire supporti soggetti a movimenti e dilatazioni. Su questo strato si potrà posare direttamente a colla per esterni (tipo SIKACERAM 255 STARFLEX LD) la pavimentazione ceramica antigeliva.
In questo modo l’acqua meteorica sarà bloccata subito e percolerà in superficie senza caricarsi di calcare e sporcare le superfici di contatto.
Questo sistema evita anche che si formi una fessura, certamente poco piacevole, per il distacco della caldana dalla struttura del balcone in c.a. in quanto non c’è più un elemento che le separi come la guaina bituminosa.
Nel vostro caso attuale si potrà posare sulla vecchia pavimentazione, senza demolirla e asportarla, l’impermeabilizzazione SIKALASTIC 1K e rimetterne una nuova normalmente incollata con SIKACERAM 255 STARFLEX LD.
In alternativa si potrà utilizzare anche il sistema con SIKABOND T8 che oltre a fare il manto impermeabile è già l’adesivo per la nuova pavimentazione.

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“Ora che realizziamo l’impermeabilizzazione di balconi, un tempo non lo facevamo, dobbiamo affrontare dei nuovi problemi: l’acqua che filtra tra le mattonelle e nelle caldane sottostanti, scorre sullo strato impermeabile si carica di calcare e sfoga perifericamente rigando in modo antiestetico i frontalini. Che soluzione ci potete consigliare visto che non vorremmo mettere raccogli-goccia, scuretti o altri elementi complicati in facciata?

Grazie Arch. A.B. – (BS)”

Una nuova filosofia progettuale mira a spostare lo strato impermeabile di balconi e terrazze più superficialmente possibile. In tal modo si evita che l’acqua penetri e inumidisca il sottofondo delle pendenze con possibili problemi di degrado per il gelo e per evitare la percolazione di sali calcarei disciolti dall’acqua che scorre sullo strato impermeabile e sfoga sul perimetro a seconda delle pendenze.

Con la nuova scelta progettuale, solo dopo aver realizzato le pendenze si applica lo strato impermeabile con la stesura della guaina liquida spatolabile SIKABOND T8, prodotto adesivo che forma uno strato omogeneo elastico, applicato in continuità su tutta la superficie, risvoltato negli scarichi e sui muri perimetrali.
Sullo strato impermeabile si incolla direttamente la pavimentazione, senza bisogno di mettere massetti cementizi, scegliendo tra due soluzioni:

  1. si potrà applicare lo stesso prodotto già utilizzato SIKABOND T8, che oltre a strato impermeabile è un ottimo adesivo elastico per il gres e la ceramica.
  2. si potrà stendere un seconda rasatura di SIKABOND T8 sulla quale, ancora fresca, si sparge sabbia fine a rifiuto, che viene inglobata nella guaina liquida a formare una superficie ad aderenza migliorata per l’incollaggio della pavimentazione con il tradizionale collante per esterni SIKACERAM 255 STARFLEX LD poi stuccato nelle fughe con SIKACERAM CLEANGROUT.

Questo argomento è stato presentato ed approfondito in occasione del Seminario Tecnico con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia del quale potete scaricare la documentazione tecnica che è stata illustrata ed approfondita.

Relazione al Seminario Tecnico Ordine Ingegneri Brescia 10.10.2015

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“Buon giorno, abito a Brescia e sono il titolare di una piccola impresa edile, avrei da sottoporvi una richiesta: un mio cliente ha un piccolo laghetto, è una gettata di cemento totalmente stondata (priva di angoli vivi) che col tempo si è fessurata e ha delle perdite, Il cliente vorrebbe impermeabilizzare lo stagno e se possibile anche con prodotti colorati, voi potreste indicarmi se avete qualcosa per soddisfare la richiesta? Grazie.”

Imp. A.A. Brescia

Per realizzare lo strato di impermeabilizzazione del laghetto del suo cliente innanzi tutto si dovrà esaminare con un progettista che la struttura in cemento armato sia adeguata ai carichi e sollecitazioni alla quale è sottoposta. Si dovrà controllare se le fessure che si sono manifestate sono dovute ad assestamenti definitivi o se potrebbero ancora muoversi. Se dovessero essere dovute a movimenti che potranno ripercuotersi in futuro, come potrebbe essere probabile, si dovrà procedere alla tenuta idraulica con appositi profili elastici SIKADUR COMBIFLEX SG. Consiste in una bandella elastica in nastro sigillante flessibile in FPO che  viene incollata a cavallo del giunto con l’apposito stucco epossidico SIKADUR 31 CF. La parte centrale sarà in grado di adattarsi ai movimenti senza fessurarsi mantenendo la tenuta idraulica del laghetto.
L’impermeabilizzazione generalizzata si potrà realizzare con l’applicazione della rasatura SIKATOP SEAL 107 data a due mani con interposta l’apposita armatura in fibra di vetro . Si ottiene un rivestimento impermeabile, flessibile con un effetto sabbia data la grana fine del suo inerte. Il SIKATOP SEAL 107 è bianco e con l’acqua assume un delicato color azzurro delicato ma può essere facilmente colorato con altre tonalità con i tradizionali ossidi per impasti cementizi che si trovano normalmente nei colorifici professionali.
Questa tipologia di lavori specialistici potranno essere realizzati in opera da Ditte esperte di settore che, se vorrete, potremo consultare per un preventivo del lavoro in opera.

Alcune realizzazioni:

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“Sulle pendici dei nostri monti dobbiamo progettare due vasche in cemento armato per serbatoi di raccolta acqua che oltre ad essere totalmente impermeabili dovranno essere idonei al contatti all’acqua potabile (i prodotti usati devono essere con certificazione). Avete delle soluzioni da proporci?”

Studio M. – Darfo Boario Terme (BS)

Per realizzare una struttura impermeabile è necessario adottare una serie di accorgimenti relativi sia alla ottimizzazione degli impasti del calcestruzzo sia alla progettazione ed esecuzione degli eventuali giunti. Dovrà essere posta particolare cura alla chiusura di qualsiasi punto di possibile passaggio d´acqua inserendo nei giunti di ripresa i profili idroespansivi water stop e chiudendo i buchi lasciati dai distanziatori.

Esecuzione della struttura in calcestruzzo impermeabile

Il calcestruzzo dovrà essere confezionato assicurando un corretto assortimento granulometrico, proporzionando la miscela di aggregati secondo quanto indicato dalla teoria di Fuller o Bolomey.
Il materiale lapideo, privo di impurità organiche, limi od argille, dovrà essere rispondente alle prescrizioni della norma UNI 8520 “Aggregati per la confezione di calcestruzzi” e della UNI 9858 “Prestazioni, produzioni, posa in opera e criteri di conformità “.
Il contenuto di cemento, oltre che a garantire il raggiungimento della classe di resistenza caratteristica di progetto (Rck), dovrà essere tale da assicurare la coesione dell´impasto cementizio, in funzione della consistenza necessaria per una corretta messa in opera e il dosaggio minimo di cemento dovrà essere non inferiore a kg. 350-400 al mc. con un basso rapporto acqua/cemento inferiore a 0,50 per migliorare le caratteristiche prestazionali del conglomerato cementizio quali impermeabilità , durabilità , resistenze meccaniche e stabilità volumetrica con l’utilizzo del SIKA WT 101 L oppure SIKA WT 200 P basato sulla tecnologia di cristallizzazione autoindotta con formazione e sviluppo di strutture cristalline non solubili all’interno dei pori capillari realizzando così una barriera a tenuta impermeabile anche in eventuali microfessurazioni accidentali.

Esecuzione e sigillatura dei giunti di ripresa

In corrispondenza alle riprese di getto tra platea e muri in elevazione e nei punti di interruzione dei getti verticali si dovrà posizionare nella mezzeria l’apposito profilo idroespansivo water-stop SIKASWELL P 2507 (profilo preformato) oppure SIKASWELL S2 (profilo water stop estrudibile) che andrà a creare una sigillatura a tenuta nei punti dove è interrotta la monoliticità del calcestruzzo impermeabile.

Stuccatura dei fori passanti creati dai distanziatori delle casseforme

Dopo aver tagliato e asportato dal filo della suparficie interna dei muri delle vasche i distanziatori, si procederà alla stuccatura dei fori con l’apposita malta premiscelata adesiva, impermeabile SIKA MONOTOP X2.

Rivestimento impermeabile idoneo al contatto con acqua potabile

Per permettere il contenimento dell’acqua potabile, si dovrà procedere all’applicazione del rivestimento continuo certificato per il contatto acqua potabile SIKALASTIC 1K che oltre ad essere impermeabile potrà stuccare eventuali irregolarità del sottofondo in calcestruzzo. Oltre a rivestire pareti e fondo sarà importante applicarlo anche a plafone cove si può condensare l’umidità e ricadere nel serbatoio.

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“Dobbiamo intervenire su dei vecchi canali di gronda e di compluvio tra i capannoni in lamiera che, con il tempo, cominciano ad avere perdite. Alcune giunture si sono aperte e in altri punti la corrosione è arrivata ad aprire alcuni piccoli forellini dove l’acqua meteorica si infiltra e goccia nei locali sottostanti. Per ora intendiamo evitare di sostituire questa lattoneria in quanto l’intervento sarebbe troppo oneroso e complicato anche perché le lavorazioni sottostanti ora non possono avere interruzioni per presenza di ponteggi e altri intralci.
Avete delle soluzioni che siano in grado di riparare da sopra queste lamiere che si sono aperte e hanno cominciato degradarsi sostanzialmente ?”

Ufficio Manutenzioni Ditta C. (BS)

Per l’impermeabilizzare di una gronda, esistono prodotti elastomerici in grado di aderire al metallo e creare un nuovo strato in modo da ripristinare la tenuta impermeabile delle lattonerie.
Preventivamente si dovrà fare un’accurata preparazione del sottofondo. Tutta la polvere ed il materiale in distacco dovranno essere completamente rimossi dalle superfici prima dell’applicazione del prodotto, preferibilmente tramite spazzolatura o aspirazione.

La soluzione prevede due tipologie di intervento:

  1. Sigillatura dei giunti di collegamento tra le lamiere
    Le giunture che si sono aperte saranno stuccate con l’applicazione del sigillante poliuretanico SIKABOND AT METAL per ripristinare la continuità con una guarnizione elastica idonea ai movimenti dilatatori e alle vibrazioni sottostanti dei carri ponte. Prima dell’applicazione del sigillante si dovrà stendere sui bordi il SIKAPRIMER 3N.
  2. Nuovo manto impermeabile continuo
    Tutte le superfici dovranno essere pulite e trattate con l’apposito primer SIKALASTIC PRIMER 1.
    Stendere una mano di SIKALASTIC 445, una membrana liquida poliuretanica monocomponente, a base solvente igroindurente, molto elastica, per rivestimenti e coperture ed elementi in lamiera zincata. In caso di superfici verticali e inclinate di aggiungere da 1,5 a 2% in peso di STELLMITTEL T al SIKALASTIC 445, addensante che aumenta la tixotropia del prodotto verniciato.
    Nei punti particolarmente degradati dove la lamiera si è già forata si potrà prevedere un rivestimento più consistente realizzando il seguente ciclo:
    Applicare una sufficiente quantità di SIKALASTIC 445 a rullo o a pennello annegando accuratamente l’apposito tessuto SIKA REEMAT PREMIUM. Passare il rullo sulla SIKA REEMAT PREMIUM avendo cura di non formare bolle o pieghe ed applicare il successivo strato di SIKALASTIC 445 fino a raggiungere lo spessore richiesto per la pellicola. Sovrapporre la SIKA REEMAT PREMIUM per almeno 5 cm.

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“Abbiamo un lucernario posto a plafone in uno scantinato realizzato con le mattonelle in vetrocemento. C’è stato un leggero assestamento di piccolissima entità ma che ha fessurato la malta di sigillatura e una fila di elementi in vetro. Abbiamo visto che proponete un manto trasparente impermeabilizzante che può essere applicato su cemento e su vetro, può fare al caso nostro? Che procedure dobbiamo adottare? Sarà in grado di sopportare eventuali futuri movimenti strutturali per nuovi assestamenti senza riaprire la fessura?
In attesa delle vs. risposta ringraziamo.”

Studio Tecnico Associato P. (BS)

Come avete rilevato, finalmente, i laboratori di Ricerca & Sviluppo Sika hanno formulato una membrana poliuretanica totalmente nuova. Disponiamo così di una soluzione impermeabilizzante, elastica e trasparente che è ideale per risolvere il vostro problema.
La superficie di elementi in vetro, che non ha più la tenuta all’acqua per le lesioni e fessurazioni, potrà essere rivestita con un nuovo strato impermeabile che è trasparente idoneo al calpestio e all’esposizione ai raggi UV.
La procedura è la seguente:

  • applicare sulla superficie di vetro l’apposito promotore di adesione SIKAPRIMER 490 T dato con uno straccio inumidito dal prodotto;
  • Ad avvenuto indurimento del SIKAPRIMER 490 T (1 – 2 ore dall’applicazione), applicare SIKALASTIC 490 T tramite rullo o pennello fino a ricoprire l’intera superficie. Raccomandiamo di usare un rullo a pelo corto resistente ai solventi per impedire la formazione di bolle d’aria. Un secondo strato dovrebbe essere applicato dopo 12 ore, ma non più tardi di 18 ore di attesa. Lo spessore di ogni strato non dovrebbe superare il millimetro (pellicola asciutta). Un terzo strato può essere applicato per consentire una migliore impermeabilizzazione ed una migliore resistenza al traffico pedonale. Il SIKALASTIC 490 T completamente indurito può sempre essere ricoperto ulteriormente con sé stesso: rimuovere tutto lo sporco ed evitare ogni contaminazione e pulire completamente ad esempio con Diluente C. Il SIKALASTIC 490 T bagnato può essere molto scivoloso. Per diminuire la scivolosità occorrerebbe un idoneo trattamento antisdrucciolo. E’ ad esempio possibile spargere sabbia quarzosa essiccata in forno sul rivestimento fresco.Essendo una membrana che forma una strato elastico e trasparente in superficie sarà in grado di sopportare eventuali piccoli movimenti futuri senza fessurarsi.
    Con questa tecnologia si sono superate le soluzioni impermeabilizzati impregnanti che erano valide solo su supporti chiusi e senza fessure.

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“Buongiorno, devo far rifare la pavimentazione vecchia e rovinata di un balcone. Non c’è lo spazio per applicare sopra un’altra pavimentazione, ci sono solo 3 cm., quindi bisogna asportare i marmi perimetrali, il sottofondo e di conseguenza verrà lesionata la vecchia impermeabilizzazione che dovremo rifare. Può consigliarmi quali materiali utilizzare in quanto avrei dubbi su come realizzare la nuova impermeabilizzazione. Abbiamo visto che avete anche altre soluzioni che permettono l’intervento senza dover demolire la pavimentazione e il sottofondo delle caldane in calcestruzzo evitando i costi di smaltimento macerie. Grazie”

Geom. P.M. (BS)

La ringraziamo per averci interpellato e le comunichiamo che nell’eseguire un’impermeabilizzazione è assai importante la continuità del sistema quindi oltre all’asportazione del pavimento è corretto curare i risvolti sui muri perimetrali e negli eventuali scarichi pluviali. Come ha già notato, per evitare problemi e complicazioni, si potrà scegliere di non demolire la vecchia pavimentazione e suo sottofondo, per poi ricostruirlo con la posa di un nuovo sottofondo e nuova pavimentazione, ma applicare lo strato impermeabile sulla vecchia piastrella con la malta adesiva che lei stessa è idonea all’incollaggio diretto del nuovo pavimento in piastrelle: SIKALASTIC 1K.
NOVITA’ TECNOLOGICHE: Le facciamo presente che ci sono anche altre nuove soluzioni che evitano tutte le operazioni sopra descritte, evitando la demolizione e asportazione delle vecchie pavimentazioni, applicando direttamente sulla vecchia mattonella e marmi un nuovo pavimento che sarà vincolato al vecchio con prodotti a base di resine che incollano e realizzano lo strato impermeabile continuo (SIKABOND T8).
Ci sono anche soluzioni che possono rivestire completamente la vecchia pavimentazione con uno stato colorato e impermeabile idoneo al calpestio e all’esposizione ai raggi UV (SIKAFLOOR 400 ELASTIC+). Anche questo sistema evita tutti i lavori di demolizione e asportazione del vecchio pavimento e sottofondo e in questo caso si risparmia anche il costo di una nuova pavimentazione.
In allegato inviamo le schede tecniche dei prodotti citati dalla quali potrete rilevare le caratteristiche e modalità di applicazione.

Questo tema è stato approfondito in occasione del Seminario Tecnico Ordine Ingegneri Brescia 10.10.2015

Relazione al Seminario Tecnico degli Ingegneri

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“La mia domanda è: Lo scantinato di un fabbricato realizzato negli anni ’70 con una struttura in c.a. lamenta ripetute infiltrazioni di acqua. Il piano di calpestio dello scantinato è posto a circa 3 metri sotto il piano campagna. La natura dei terreni è prevalentemente sabbiosa e il livello piezometrico della falda acquifera oscilla tra -1,50 e -1,20 metri dal piano di campagna. Le infiltrazioni, spesso cospicue, si verificano solo in concomitanza di eventi piovosi intensi che determinano un innalzamento del livello della falda (a 1,20 m dal p.c.). Esternamente l’area attigua all’edificio è pavimentata e il fabbricato presenta un’impermeabilizzazione dei muri perimetrali costituita da una guaina di catrame posta tra il muro interno in c.a. e l’intonaco. La fondazione dell’edificio è costituita da una platea. Chiedevo quale era la migliore soluzione per risanare l’edificio.”

Ing. A.P. – Mantova

Dovendo lavorare esclusivamente dall’interno, la soluzione idonea è l’applicazione diretta sulla struttura in c.a. di un rivestimento impermeabile eseguito con apposite malte cementizie adittivate che, affrancate monoliticamente al supporto, sapranno tappare le infiltrazioni, anche se in pressione negativa come nel suo caso.
Questi rivestimenti di corteccia interna, totalmente impermeabili, saranno in grado di evitare all’acqua di entrare nello scantinato in quanto verranno a far parte sostanziale della struttura portante in c.a. esistente e l’acqua resterà all’esterno del rivestimento continuando a bagnare la struttura che non soffrirà né si degraderà essendo totalmente in cls.

Le fasi di lavoro saranno le seguenti:

  1. Asportazione totale di intercapedini, intonaci e rivestimenti in modo da raggiungere la struttura in c.a. perimetrale che sarà opportunamente piccozzata in modo da avere certamente un sottofondo sano e con il calcestruzzo pulito, sano e scabro idoneo ad un aggrappo monolitico.
  2. Applicazione del sistema impermeabile detto “INTONACO ALLA SIKA” che consiste in più strati di malta cementizia additivata con SIKA 1. Se si è costretti ad intervenire con la presenza di venute d’acqua in pressione, si dovrà adottare il sistema di scarico pressione con drenaggi e l’impiego di additivi a presa più rapida che permettono di lavorare anche in queste condizioni più complesse.

Come alternativa avanzata, anziché impastare una malta cementizia tradizionale con SIKA 1, si potrà utilizzare la nuova malta premiscelata impermeabile SIKA MONOTOP 627.
Questo sistema dovrà essere applicato su tutte le superfici interne della struttura in c.a. dello scantinato, sia sulle pareti che sul pavimento, in modo che si venga a formare una vasca senza soluzione di continuità. Si dovrà evitare che l’acqua, non essendo più in grado di passare dove c’erano le vecchie infiltrazioni, possa trovare altre vie di passaggio. Se sfortunatamente non si potesse fare l’impermeabilizzazione continua e completa, si potrà eseguire il rivestimento impermeabile localizzato solo sulle pareti interessate ma si dovrà prevedere di captare l’acqua dove l’impermeabilizzazione finisce, prima che entri nel locale, con dei sistemi di drenaggio, canalette e pozzetti di raccolta, rinvio e scarico esterno.
Nel caso di impermeabilizzazione completa, si dovrà altresì controllare che la struttura portante della soletta di fondo, che fa da pavimento, sia idonea a sopportare il carico negativo della falda che innalzandosi aumenterà il carico idrostatico di spinta ( kg. 1000 per ogni mt. di acqua ).
Questa tipologia di lavori potrà essere eseguita in opera da maestranza specializzata con garanzia.

Prodotti Citati:

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Casari Edilservice
Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“Già in diversi cantieri che abbiamo recentamente costruito abbiamo contestazioni sull’umidità che scrosta le vernici e degrada le malte di rivestimento esterno. Vorremmo adottare una soluzione per evitare definitivamente questo problema che ci crea antipatiche discussioni con i neo-proprietari. Voi avete una soluzione afidabile e durabile?”

Imp. S.G. – Brescia

Le malte che sono abitualmente applicate dalle squadre di intonacatori non sono normalmente adeguate a contrastare l’affluenza di umidità sia capillare che diretta. La soluzione che risolve definitivamente questo problema consiste di applicare sulla zona di contatto con la terra, sabbia o pavimentazione, l’apposita malta impermeabile SIKA MONOTOP 627, facendola salire almeno cm.30-40 sopra il livello esterno in modo da creare uno strato non assorbente che non lasci permeare nè acqua né umidità, né il rimbalzo dell’acqua meteorica costringendola a restare fuori senza creare danni agli intonaci e alle verniciature. Questo intonaco impermeabile farà da ponte impermeabile tra il calcestruzzo impermeabile dello scantinato sottostante o con lo stato impermeabile di contatto con il terreno e il tamponamento in laterizio del primo piano fuori terra. E’ una soluzione sicura e durabile nel tempo.

Prodotto Citato

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“Dobbiamo realizzare un fabbricato con uno scantinato per autorimesse e cantine dove avremo il livello massimo della falda che potrà salire più di un metro dal filo delle pavimentazione. Abbiamo visto che avete una vasta esperienza per la realizzazione di impermeabilizzazioni di strutture interrate che si vengono a trovare immerse nella falda. Volevamo esaminare quale soluzione potrebbe darci la migliore garanzia e durabilità.”

Studio Ing. L.C. (BS)

L’intervenire in sede di progettazione è basilare in modo che si possano fare delle scelte per realizzare una struttura a tenuta impermeabile:

Sistema di impermeabilizzazione integrato tipo “vasca bianca”

Sistema di impermeabilizzazione che è integrato nella struttura in calcestruzzo con il concetto di “vasca bianca”. Le infiltrazioni d’acqua sono fermate dalla struttura stessa e non possono penetrare dalla fondazioni. I prodotti tipici sono rappresentati da additivi impermeabilizzanti per calcestruzzo SIKA WT 101 L e SIKA WT 200 P, abbinati ad adeguati sistemi di tenuta dei giunti di collegamento, SIKA SWELL costruttivi (riprese di getto) e SIKA PROFILATI PVC di movimenti (dilatazione). Con questa tecnologia si sono realizzati numerosi cantieri da moltissimi anni che sono a tuttoggi ancora a perfetta tenuta.

Creare un calcestruzzo impermeabile

Ovvero incrementare la qualità impermeabile del calcestruzzo… Come? Riducendo il volume e la continuità dei pori capillari;
Introducendo additivi o aggiunte specifiche per bloccare/ridurre la capacità di passaggio dell’acqua all’interno dei pori capillari;

  • SIKA WT 101 L è un additivo dall’effetto idrofobico per bloccare il passaggio nei fori capillari. Sviluppa barriere polimeriche all’interno dei pori durante il processo di idratazione. Elevate prestazioni quando l’acqua non è permanente (per brevi periodi, non in pressione, umidità).
  • SIKA WT 200 P è un additivo basato sulla tecnologia della cristallizzazione autoindotta. Forma e sviluppa strutture cristalline non solubili all’interno dei fori capillari bloccando i pori. Elevate prestazioni con manufatti esposti ad acqua consistente (presenza di acqua di falda, acqua in pressione, ecc.)

Per approfondire questa tematica Sika ha approntato un’apposita brochure che potremo fornirvi in formato cartaceo o al link :
Relazione al Seminario Tecnico Ordine Ingegneri Brescia 10.10.2015

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“Stiamo progettando un depuratore liquami di un allevamento bovino che con il biogas deve produrre energia. Vorrei sapere quali tecnologie potete consigliarci per rispettare le caratteristiche di impermeabilità sia ai liquami che ai gas e di resistenza chimica, che deve avere una vasca in calcestruzzo per liquami che funga da digestore in un impianto di produzione biogas presso una az. agricola.

Studio M.F. (BS)

Realizzazione della struttura in cemento armato impermeabile a migliorata resistenza chimica

Nel progettare la realizzazione della struttura delle vasche si potrà prevedere di produrre già un calcestruzzo di ottima qualità e basso rapporto acqua/cemento classe di esposizione XA3 (Ambiente chimicamente fortemente aggressivo secondo il prospetto 2 della UNI-EN 206-1) con caratteristiche impermeabili e di migliorata capacità di resistenza chimica con l’aggiunta della componente a base di microsilica SIKACRETE AR. Per la realizzazione della struttura importante, sarà anche curare le riprese di getto con l’inserimento dei profilati idroespansivi waterstop SIKA SWELL e tappare i buchi lasciati dai distanziatori con appositi tappi ideo-espansivi o con stuccatura con malte epossidiche impermeabili.

Rivestimento chimico-resistente e impermeabile ai liquidi e gas in pressione

Per la protezione chimica e la tenuta ai liquidi e ai gas in pressione, la soluzione Sika è di rivestire la superficie della vasca: pareti, pavimento e plafone, con il rivestimento chimico-resistente che sia a tenuta non solo ai liquidi ma anche ai gas applicando l’apposita resina epossi-catrame SIKA POXITAR F oppure il rivestimento epossidico SIKAGARD 63N. Nel caso di sottotensioni di umidità si dovrà rasare preventivamente con la malta epossi-cemento SIKAGARD 720 EPOCEM.
In allegato inviamo i link alle schede tecniche dei prodotti previsti dalle quale potrete rilevare le caratteristiche e modalità di applicazione.

L’intervento di impermeabilizzazione potrà essere realizzato da Ditta specializzata in questa tipologia di interventi alla quale potremo chiedere un’offerta del lavoro realizzato in opera comprensivo di prodotti e posa.

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Dopo cinque edizioni in pubblicazione stampata della GUIDA MATERIALI EDILI, abbiamo ritenuto indicato impegnarci nella edizione e nell'aggiornamento continuo del nuovo sito internet GUIDAMATERIALIEDILI.IT, allargandone le funzioni. Ci siamo resi conto che siamo in grado di dare qualche cosa in più della sola informazione di come trovare in Brescia e Provincia determinati materiali e tecnologie edili presenti nella GUIDA MERCEOLOGICA e quindi si sono aperte nuove pagine nelle quali potremo dirVi come avere tempestivamente CONSULENZE TECNICHE e metterVi al corrente delle NOVITA' TECNOLOGICHE che le nostre rappresentate sono in grado di proporVi.
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