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Calcestruzzi speciali

Dobbiamo progettare un fabbricato in collina e realizzare i muri perimetrali senza poter fare alcun tipo di impermeabilizzazione esterna in quanto getteremo direttamente contro terra. Sappiamo che nel terreno a una profondità di 2 metri circa certamente ci saranno venute di acqua. Gli spessori dei muri saranno variabili ma mai inferiori a 40-50 cm. Avete una soluzione che ci dia l’impermeabilità della struttura interrata nell’esecuzione del getto stesso? Quali sistemi adottare per la tenuta idraulica nelle riprese di getto tra pavimento e parete?”

Studio Progettazione P. Associati – BS

La realizzazione di strutture interrate a tenuta all’acqua è una meta che ormai si riesce a realizzare sfruttando la tecnologia dei calcestruzzi impermeabili e curando i particolari dove ci sono interruzioni della massa del calcestruzzo impermeabile.

Esecuzione della struttura in calcestruzzo impermeabile

Il calcestruzzo dovrà essere confezionato assicurando un corretto assortimento granulometrico e rispondere alle prescrizioni della norma UNI e EN. Il contenuto di cemento, oltre che a garantire il raggiungimento della classe di resistenza caratteristica di progetto (RcK), dovrà essere tale da assicurare la coesione dell’impasto cementizio, in funzione della consistenza necessaria per una corretta messa in opera. Normalmente l’impasto avrà un dosaggio di cemento mai inferiore a 370 kg/m3. Si dovrà assumere il valore di rapporto A/C più basso possibile per migliorare le caratteristiche prestazionali del conglomerato cementizio quali impermeabilità, durabilità, resistenze meccaniche e stabilità volumetrica.

Al fine di migliorare i valori di impermeabilità all’acqua dovrà essere impiegato:

  • nel caso di getti massivi, come nel vostro caso che avete spessori superiori a 40 cm, l’additivo fluidificante idrofugo SIKA PLASTOCRETE N dosato in ragione dello 0,5% sul peso del legante.
  • nel caso di getti di spessore inferiore a 30 cm, con l’additivo SIKA WT 200 P  a base di cristalli attivi per il riempimento dei pori contro l’infiltrazione dell’acqua.

Esecuzione dei giunti di ripresa di getto

In corrispondenza alle riprese di getto tra platea e muri in elevazione e nei punti di interruzione dei getti verticali si dovrà posizionare nella mezzeria l’apposito profilo idroespansivo water-stop SIKASWELL che andrà a creare una sigillatura a tenuta nei punti dove è interrotta la monoliticità del calcestruzzo impermeabile.

Prodotti Consigliati:

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Casari Edilservice
Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“Dobbiamo eseguire il getto delle fondazioni di un nostro cantiere con la presenza di acqua. Non riusciamo ad asportarla con la tradizionale pompa e vorremmo vedere se è possibile gettare in acqua senza prosciugare. Infatti quando mettiamo in azione la pompa causiamo frane di terra e dobbiamo ricominciare a fare gli scavi in situazione di pericolo. 
Avete un additivo che limiti il problema di dilavamento del calcestruzzo fresco quando va a contatto con la falda d’acqua?  Questo calcestruzzo potrà essere di buona qualità in modo che possiamo procedere subito all’esecuzione della fondazione portante RcK 30?”

Impresa E.-Mantova

Le nuove tecnologie ci permettono di ottenere calcestruzzi di alta qualità meccanica e valore di impermeabilità con l’aggiunta di appositi additivi e tecnologie che evitino l’impoverimento della pasta cementizia fresca a contatto con l’acqua: oltre allo storico e più che sperimentato additivo idrofugo per calcestruzzi SIKA PLASTOCRETE N con il quale si sono eseguite da oltre cinquant’anni opere idrauliche strutture interrate impermeabili, sono nate nuove tecnologie che affiancano e migliorano ulteriormente le qualità impermeabili del calcestruzzo.

SIKA WT 101 L è un additivo ad effetto idrofobico per  interrompere il passaggio dell’acqua nei fori capillari, oppure SIKA WT 200 P, basato sulla tecnologia di cristallizzazione autoindotta con formazione e sviluppo di strutture cristalline non solubili all’interno dei pori capillari realizzando così una barriera a tenuta impermeabile anche in eventuali microfessurazioni accidentali.

Nel caso si fosse costretti ad eseguire il getto nell’acqua, onde evitare che il calcestruzzo fresco sia impoverito dall’acqua che è a contatto e la pasta fresca del cemento si separi dalla massa del getto, si dovrà aggiungere l’apposito prodotto anti-dilavamento SIKA UCS PACK, che permette il getto in acqua evitando la perdita della pasta cementizia.

Il getto fresco sarà appoggiato tramite tubo (anche quello della pompa stessa) sul fondo in modo che tutto l’impasto non debba attraversare il battente d’acqua. Solo la parte corticale del calcestruzzo fresco così sarà a contatto con l’acqua che dovrà essere tenuta in calma.

Prodotti consigliati:

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Casari Edilservice
Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“Nelle nuove iniziative immobiliari che andiamo a realizzare, ci succede sempre più spesso avere delle contestazioni per l’umidità presente negli scantinati, che poi diventano taverne, che stacca le verniciature e degrada gli intonaci. In sede di costruzione, sui muri perimetrali in cls., sono stati applicati vari sistemi impermeabili con guaine bituminose. Sono state attuate tutte le corrette tecniche per una buona riuscita (scelta di guaine di ottima qualità ben armate, protezione con schermi bugnati per evitarne la rottura durante il reinterro e cura dei raccordi con la fondazione ), ma ci ritroviamo comunque con aloni di umidità e distacchi delle verniciature o addirittura degrado degli intonaci che si spolverano o distaccano.
Facciamo altresì presente che nel terreno circostante non c’è una falda d’acqua ma la normale umidità o la sola acqua percolante (abbiamo fatto una scrupolosa rete di drenaggi che conducono l’acqua piovana nei pozzetti con pompe) nei periodi quando ci sono molte precipitazioni.
Sapete darci una soluzione valida e definitiva per avere una struttura impermeabile che elimini le contestazioni della clientela?”

Immobiliare A. – Brescia

La struttura impermeabile è un problema annoso e Sika ha una soluzione semplice e definitiva già applicata da anni con successo da molti progettisti.
C’è da precisare che tutti i sistemi impermeabili superficiali come guaine, rasature, prodotti a pennello, ecc., pur facendo il loro dovere realizzano una barriera impermeabile sottile in corteccia, non considera il problema dell’umidità che risale e attraversa il calcestruzzo normale bypassando con grande facilità lo strato impermeabile superficiale e si va a sfogare comunque nel locale interrato con tutti i ben conosciuti problemi e contestazioni del cliente.
La soluzione Sika affronta il problema alla base con la realizzazione del calcestruzzo impermeabile in tutto il suo spessore, in modo che l’acqua e l’umidità non siano in grado di penetrare nella struttura.
La tecnologia “vasca bianca” con calcestruzzi impermeabili ha raggiunto alti livelli e si possono realizzare strutture impermeabili non solo all’umidità ma all’acqua di falda tale che ora si possono costruire strutture a tenuta nell’acqua permanente senza difetti di infiltrazioni né di umidità.
Così potremo eliminare i tradizionali sistemi impermeabili corticali che non avranno più ragione di esistere essendo già la “scatola” in cls. sufficientemente impermeabile.

Esecuzione del getto del calcestruzzo impermeabile in acqua

Sarà importante realizzare un calcestruzzo tale da essere lui l’impermeabilizzazione. Si potranno utilizzare i getti che sono stati studiati nelle strutture in “vasca bianca“. Il calcestruzzo dovrà essere confezionato assicurando un corretto assortimento granulometrico, proporzionando la miscela di aggregati secondo quanto indicato dalla teoria di Fuller o Bolomey. Il materiale lapideo, privo di impurità organiche, limi od argille, dovrà essere rispondente alle prescrizioni della norma UNI 8520 “Aggregati per la confezione di calcestruzzi” e della UNI 9858 “Prestazioni, produzioni, posa in opera e criteri di conformità“.
Il contenuto di cemento, oltre che a garantire il raggiungimento della classe di resistenza caratteristica di progetto (Rck), dovrà essere tale da assicurare la coesione dell´impasto cementizio, in funzione della consistenza necessaria per una corretta messa in opera e il dosaggio minimo di cemento dovrà essere non inferiore a kg. 350-400 al mc. con un basso rapporto acqua/cemento inferiore a 0,50 per migliorare le caratteristiche prestazionali del conglomerato cementizio quali impermeabilità , durabilità , resistenze meccaniche e stabilità volumetrica con l’utilizzo del SIKA WT 101 L oppure SIKA WT 200P basato sulla tecnologia di cristallizzazione autoindotta con formazione e sviluppo di strutture cristalline non solubili all’interno dei pori capillari realizzando così una barriera a tenuta impermeabile anche in eventuali microfessurazioni accidentali.

Realizzazione della struttura impermeabile in calcestruzzo

La struttura si potrà considerare a tenuta nel momento che si saranno curati tutti i particolari di interruzione di massa del calcestruzzo stesso. Oltre alla cura esecutiva della posa del calcestruzzo sarà essenziale realizzare correttamente:

  • i giunti di dilatazione (eventuali);
  • i giunti di ripresa tra platea e muri in elevazione;
  • i giunti di ripresa nei muri se ci fossero interruzioni;
  • la stuccatura a tenuta impermeabile dei fori dei distanziatori

E’ stato ben approfondito il tema in occasione del Seminario Tecnico con l’Ordine Ingegneri Brescia che si è svolto il 10.10.2015, dove si è parlato di “Strutture in calcestruzzo impermeabile“.

Scarica la Relazione del Technical Service Sika

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Casari Edilservice
Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“Dobbiamo realizzare uno scantinato e nella zona di Roncadelle (BS) dove è sempre presente la falda e non riusciremo a tenere lo scavo all’asciutto per realizzare il getto impermeabile senza che l’acqua possa dilavarmi l’impasto intanto che è ancora fresco.
Come già abbiamo fatto da anni vogliamo utilizzare la tecnologia della struttura impermeabile in “vasca bianca” ma possiamo attuarla anche in presenza dell’acqua della falda che sarà sempre presente?”

Arch. M.P. (BS)

Esecuzione del getto del calcestruzzo impermeabile in acqua

Il calcestruzzo dovrà essere confezionato assicurando un corretto assortimento granulometrico, proporzionando la miscela di aggregati secondo quanto indicato dalla teoria di Fuller o Bolomey.
Il materiale lapideo, privo di impurità organiche, limi od argille, dovrà essere rispondente alle prescrizioni della norma UNI 8520 “Aggregati per la confezione di calcestruzzi” e della UNI 9858 “Prestazioni, produzioni, posa in opera e criteri di conformità“.
Il contenuto di cemento, oltre che a garantire il raggiungimento della classe di resistenza caratteristica di progetto (Rck), dovrà essere tale da assicurare la coesione dell´impasto cementizio, in funzione della consistenza necessaria per una corretta messa in opera e il dosaggio minimo di cemento dovrà essere non inferiore a kg. 350-400 al mc. con un basso rapporto acqua/cemento inferiore a 0,50 per migliorare le caratteristiche prestazionali del conglomerato cementizio quali impermeabilità , durabilità , resistenze meccaniche e stabilità volumetrica con l’utilizzo del super-fluidificante della gamma SIKA VISCOCRETE o SIKA PLAST. Al fine di mantenere la coesione e di impedire il dilavamento del calcestruzzo in acqua, lo stesso dovrà essere addizionato con il prodotto anti-dilavamento SIKA UCS PAK dosato in ragione da kg 1 a kg 3 per m³ in funzione della tipologia dell’entità e della velocità dell’acqua di falda.

Realizzazione della struttura impermeabile in calcestruzzo

La struttura si potrà considerare a tenuta nel momento che si saranno curati tutti i particolari di interruzione di massa del calcestruzzo stesso. Oltre alla cura esecutiva della posa del calcestruzzo sarà essenziale realizzare correttamente:

  • i giunti di dilatazione (eventuali);
  • i giunti di ripresa tra platea e muri in elevazione;
  • i giunti di ripresa nei muri se ci fossero interruzioni;
  • la stuccatura a tenuta impermeabile dei fori dei distanziatori.

Esecuzione dei giunti di dilatazione (eventuali)

La tenuta idraulica nell’interruzione della massa del calcestruzzo creata dai giunti di dilatazione sarà realizzata con l’impiego degli appositi SIKA PROFILATI PVC Serie N (pesante) – Modello O (con bulbo centrale a O) che posizionati nella mezzeria dei getti della platea e dei muri in elevazione, senza soluzione di continuità, renderanno impossibile l’uscita del liquame.
In superficie, a filo delle facciate interne della vasca, si procederà alla sigillatura del giunto, onde evitare che materiali estranei possano entrare nella fessura del giunto ed alterarne i movimenti dilatatori in compressione e in estensione, con l’apposito mastice ad elasticità permanente SIKAHYFLEX 250 FACADE, sigillante poliuretanico a basso modulo.

Esecuzione e sigillatura dei giunti di ripresa

In corrispondenza alle riprese di getto tra platea e muri in elevazione e nei punti di interruzione dei getti verticali si dovrà posizionare nella mezzeria l’apposito profilo idroespansivo water-stop SIKASWELL che andrà a creare una sigillatura a tenuta nei punti dove è interrotta la monoliticità del calcestruzzo impermeabile.

N.B. E’ sempre possibile realizzare la tenuta dei giunti di ripresa con la vecchia tecnolologia che prevede l’utilizzo dei PROFILATI PVC Serie N Tipo V da gettare in sede di esecuzione dei calcestruzzi.

Questo tema è stato ben approfondito in occasione del Seminario Tecnico con l’Ordine Ingegneri Brescia che si è svolto il 10.10.2015

Scarica la Relazione del Technical Info Sika

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“Dobbiamo progettare un fabbricato dove lo scantinato si viene a trovare sotto il livello di falda, vorremmo utilizzare la tecnologia della “vasca bianca” per evitare di impiegare i sistemi con manti sintetici o sistemi bentonitici esterni in quanto non ci danno una sufficiente garanzia di lunga durabilità.
Vorremmo saperne di più di come si può realizzare un calcestruzzo impermeabile e come progettare i giunti di ripresa e un giunto di dilatazione che dovrà essere posto a metà dello scantinato. Per il momento potete darci le indicazioni che dovranno essere seguite per una corretta esecuzione in modo d’avere uno scantinato impermeabile a lunga tenuta? “

Cordialmente. Studio Ing. G.G. (MN)

La sua richiesta ci da l’occasione di segnalarvi che vi proponiamo una nuova generazione di calcestruzzi impermeabili con l’utilizzo degli additivi a base di cristalli attivi di ultima generazione SIKA WT 101 L oppure SIKA WT 200 P basato sulla tecnologia di cristallizzazione autoindotta con formazione e sviluppo di strutture cristalline non solubili all’interno dei pori capillari realizzando così una barriera a tenuta impermeabile anche in eventuali microfessurazioni accidentali.
Per realizzare la struttura impermeabile a perfetta tenuta si dovranno curare i punti di interruzione dei calcestruzzi impermeabili dei giunti di ripresa, costruzione e di movimento con l’inserimento dei SIKA PROFILI IN PVC e idro-espansivi SIKA SWELL.

E’ stato ben approfondito il tema in occasione del Seminario Tecnico con l’Ordine Ingegneri Brescia che si è svolto il 10.10.2015.

Relazione del Technical Info Sika

Supporto alla progettazione

Per affrontare punto per punto tutti i particolari progettuali per questa tipologia di lavoro, potremo organizzare un incontro con il Technical Service Sika in modo da esaminare la tipologia di calcestruzzi impermeabili e tutti i punti delicati da curare per una perfetta struttura impermeabile sotto il livello di falda che possa durare nel tempo quanto è capace di durare una struttura in calcestruzzo. Ricordiamo che esistono esempi di strutture idrauliche che hanno più di cento anni e che continuano a svolgere perfettamente il loro compito.

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Casari Edilservice
Presente sul mercato dal 1968, Casari EDILSERVICE è un’affermata società al servizio dei professionisti dell’edilizia. La pregevole esperienza cantieristica dei geometri Giorgio e Marco Casari è oggi un valore di riferimento per aziende importanti ed operatori specializzati del settore edile. Tel.: 030 2131471

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“In una ristrutturazione di una vecchia cascina della bassa, dobbiamo gettare una sottomurazione e realizzare la fondazione sotto una vecchia muratura mista in pietrame e mattoni che non ce l’aveva. Chiedo se esiste dei calcestruzzi antiritiro per evitare che si creino dei punti non perfettamente costipati allo scopo di avere un appoggio corretto e ben sollecitato e ripartito in tutta la sua dimensione.”

Arch. C.G.- (BS)

Per realizzare calcestruzzi antiritiro esistono diverse soluzioni per affrontare questo problema. In generale dovendo realizzare calcestruzzi antiritiro si dovranno fare degli impasti con un basso rapporto acqua cemento (ideale non superare 0,5) con una delle seguenti modalità:

  1. additivare il calcestruzzo tradizionale, che dovrà avere le caratteristiche richieste dal Progettista, con l’apposito superfluidificante della linea SIKA VISCOCRETE o della linea SIKAPLAST (consumo orientativo 3 kg al m3) e per eliminare il ritiro idraulico residuo aggiungere l’additivo antiritiro SIKA CONTROL 40 che ha un dosaggio medio 1% sul peso del cemento. Questa Tecnologia dei calcestruzzi antiritiro S.R.A. (Shrinkage-Reducing Admixture) è indicata per realizzare calcestruzzi di massa, come getti di sottomurazioni, riempimenti complementari di getti (pilasti e capitelli, travi inserite in vecchie strutture, ecc.), ma soprattutto per riparare vecchi pavimenti in calcestruzzo che si sono degradati per il traffico o per l’esposizione alle intemperie e si intende ricostruirne la superficie senza rifare completamente la gettata.
  2. Produrre un calcestruzzo speciale e in sostituzione del cemento normale utilizzare il legante espansivo SIKAGROUT LSR con il dosaggio di kg/mc 600 nell’impasto con l’aggiunta dei tradizionali aggregati sabbia, giaietto e ghiaia. Il dosaggio del SIKAGROUT LSR potrà avere dosaggi variabili in funzione della dimensione del getto e delle caratteristiche richieste.
  3. Utilizzare il bettoncino premiscelato pronto colabile  SIKAGROUT 212 o SIKAGROUT 312 RFA  (in Classe R4 Norma UNI EN 1504-3, 1504-4, 1504-6, 1504-9 e con elevate prestazioni meccaniche a 28 gg > 70 MPa) puro o con l’aggiunta di inerte nel caso di grossi volumi.

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Casari Edilservice
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“Con quale soluzione possiamo riempire correttamente una sottomurazione di vecchi muri in pietrame in modo che si realizzi un appoggio valido e continuo?”

Imp. M.P (BS)

Si possono attuare diverse soluzioni tecniche per eseguire sottomurazioni che realizzino un valido appoggio che sia sollecitato in continuità:

SISTEMI ESPANSIVI (dato il fattore espandente sollecitano un modo omogeneo in tutti punti la sottomurazione)

I sistemi con leganti premiscelati o leganti speciali permettono di avere caratteristiche meccaniche in tempi brevi (24 – 48 ore in funzione delle temperature ambientali.

  1. Con l’utilizzo di premiscelato pronto SIKAGROUT 212 con l’aggiunta di GHIAIETTO 3/8 ottenendo un betoncino colabile espansivo che si va ad adattare e riempire totalmente il volume e realizzare un appoggio continuo in ogni punto e con caratteristiche elevate (RcK anche superiori a 50 N/mmq)
  2. Con l’impiego di legante espansivo SIKAGROUT LSR con l’aggiunta di sabbia e ghiaietto a comporre un calcestruzzo espansivo. Risulta un calcestruzzo tradizionale con l’impiego del legante speciale espansivo (SIKAGROUT LSR) con un risparmio sensibile sulle quantità al mc. di prodotti speciali in quanto sono utilizzati aggregati normali (sabbia e ghiaietto)

SISTEMI SENZA RITIRO (si elimina il ritiro idraulico, il getto non ha cali né espansioni mantenendo il volume realizzato). I sistemi senza ritiro utilizzano i calcestruzzi tradizionali e le caratteristiche meccaniche sono quelle tradizionali:
Realizzazione di calcestruzzo tradizionale con basso rapporto acqua cemento con l’aggiunta dell’additivo  superfluidificante SIKA VISCOCRETE e dell’agente antiritiro SIKA CONTROL 40. In questo modo si realizza un calcestruzzo tradizionale con cementi tradizionali ma si lavora sull’ottimizzazione degli impasti con una forte riduzione dell’acqua di impasto in modo da limitare il ritiro additivandolo con il superfluidificante SIKA VISCOCRETE o SIKAPLAST e l’aggiunta dell’agente espansivo SIKA CONTROL 40, additivo da aggiungere all’acqua di impasto in ragione dell’ 1% – 2% sul peso del cemento  o della polvere espansiva SIKA ESPANDEX C NEW da aggiungere nell’impasto in ragione di 20-30 kg/m3.

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Casari Edilservice
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“Siamo un’Impresa Edile e ci siamo specializzati in costruzione di impianti di depurazione acque di fognatura e recentemente in realizzazione di impianti biogas dove le richieste tecniche sono un po’ più importanti da realizzare in quanto la resa deve rispettare non solo l’impermeabilità ai liquami  ma anche al gas metano che si forma e si deve recuperare. Oltre ai vostri rivestimenti a base di resine, che già conosciamo, ci chiedono qualità particolari dei calcestruzzi. In una gara dobbiamo realizzare “calcestruzzi per impianti biogas” e ci viene richiesto un Rck 35 con classe di esposizione XA3. Il produttore di calcestruzzi al quale ci rivolgiamo normalmente non ci dato risposte soddisfacenti, quindi chiediamo a voi se avete additivi che possono essere utilizzati per questo scopo?”

Imp. M.E. (MN)

Per realizzare un calcestruzzo impermeabile ed idoneo all’esposizione agli aggressivi chimici si dovrà mantenere un basso rapporto acqua/cemento con l’utilizzo dell’apposito superfluidificante a base di esteri polistearici modificati ed avere un impasto con la miglior resistenza agli aggressivi chimici presenti in questa tipologia di manufatti con l’aggiunta di reattivi pozzolanici.

Le indicazioni della normativa in vigore sono le seguenti:

Classe di esposizione XA3

Ambiente chimicamente fortemente aggressivo secondo il prospetto 2 della UNI-EN 206-1

  • Massimo Rapporto A/C: 0,45
  • Minima classe di resistenza: 35/45
  • Minimo contenuto di cemento: 360 kg/mc
  • Altri requisiti: Utilizzo cemento con altissima resistenza ai solfati (secondo UNI 9156)

Utilizzo di un cemento pozzolanico (o specificatamente dichiarato come resistente ai solfati) in ragione di almeno 360 kg/mc come prescritto dalla Normativa Europea UNI-EN 206-1.

Aggiunta di SIKAFUME 98, aggiuntivo a base di reattivi pozzolanici, sotto forma di polvere micronizzata, amorfa e con granuli di forma sferoidale per aumentare la resistenza del calcestruzzo ai solfati, in ragione di 25-35 kg/mc a seconda del grado di resistenza chimica che si vuole raggiungere.

Utilizzo di SIKAVISCOCRETE, additivo liquido superfluidificante a base di esteri polistearici modificati, in ragione dell’1% sul peso del cemento utilizzato.

Prodotto Consigliato:

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“Dobbiamo realizzare una vasca di accumulo liquami di un allevamento suino.
La nostra priorità è che la vasca sia a sicura tenuta e durabilmente nel tempo in modo che non ci siano dubbi sulla possibilità di inquinare le falde.
Ci sono soluzioni che si possano attuare subito nella realizzazione della struttura in c.a. prima di fare il rivestimento chimico-resistente finale ?”

Studio A. – Mantova

Le recenti tecnologie con l’utilizzo delle miscrosilica (silica-fume) permette di realizzare nuove generazioni di calcestruzzi iper-prestazionali con caratteristiche di elvatissime resistenze meccaniche (Rck 70 – 80 – 90); calcestruzzi perfettamente impermeabili; calcestruzzi chimico-resistenti; calcestruzzi antidilavamento (per getti in acqua).
Nella gamma di prodotti a base di microsilica modificata, nel Vs. caso, potrà essere impiegata la componente a base di microsilicati SIKACRETE AR che permetterà di realizzare, contemporaneamente all’esecuzione della struttura in cemento armato, la vasca impermeabile capace di resistere alle sollecitazioni chimiche dei liquami dell’allevamento di suini.
Dovranno essere attuate le tecniche di tenuta delle riprese di getto con i profili idoespansivi SIKA SWELL P, posizionati i profili water-stop SIKA PROFILATI PVC negli eventuali giunti di dilatazione e dovranno essere stuccati i buchi lasciati dai distanziatori con la malta adesiva SIKAMONOTOP 622 EVOLUTION.
Attuando questa soluzione potrà essere eliminato il rivestimento chimico-resistente che avevate previstio di applicare all’interno della vasca, con evidente risparmio economico, in quanto tutta la massa di calcestruzzo che la costituisce è capace di resistere alle aggressività dei liquami.

Alcune realizzazioni importanti in zona che sono state realizzate oltre 20 anni fa:

Termoutilizzatore A2A

Bunker che fa da vasca di accumulo dei rifuiti solidi urbani. Essendo interrata con profondità tale da aver raggiunto la falda freatica deve essere assolutamente impermeabile nei due sensi: per contenere senza perdere i liquidi contenuti e per l’acqua di falda che non deve entrare. La durabilità del manufatto in calcestruzzo armato deve avere una durabilità prevista di cento anni.

Realizzaione di oltre 10 anni fa:

Vasca di laminazione

Lottiz. Industriale Maclodio – tutta la struttura in cemento armato si viene a trovare sotto il livello delle falda e non deve perdere l’acqua trattata.

Capitolato tipo

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Casari Edilservice
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“Ho visto che avete le fibre per calcestruzzi che dovrebbero migliorare i getti di pavimenti industriali. Dalla mia esperienza di progettista ho cercato molte volte di raccomandare all’Impresa di curare al meglio la realizzazione di pavimenti industriali che risultino senza fessure da ritiro ma, malgrado l’impegno dell’Impresa, che coinvolgeva anche il produttore del calcestruzzo e la squadra di posa per la finitura superficiale, c’è sempre qualche complicazione e le crepe prima o poi saltano fuori.
Avete una tecnologia che riesca a darmi soddisfazione? Riuscirò mai ad avere una pavimentazione industriale senza crepe?
Ringrazio ed attendo le vostre indicazioni.

Arch. R.P. (BS) 

E’ un problema annoso e per ottenere il risultato ideale ed avere una pavimentazione in calcestruzzo integra e senza fessurazioni si dovranno seguirne tutti gli aspetti.
Fatto il capitolato con le descrizioni dalla realizzazione del sottofondo al dimensionamento strutturale con spessori e armature e la classe, qualità e consistenza del calcestruzzo, si potranno fare le seguenti prescrizioni :

  1. Armatura : nei casi più frequenti le pavimentazioni industriali vengono realizzate con spessore 15-20 cm.  con un’armatura in rete elettrosaldata  15×15 Ø6 posta ad un’altezza cm. 4 dal fondo.
    Ecco che si evidenzia un primo problema:
    Spesso la rete non viene tenuta sollevata con gli appositi distanziatori ma semplicemente appoggiata e sollevata quando arriva il getto fresco (la rete dà fastidio all’operatore in sede di posa, se è distanziata da terra non si riesce a camminare agevolmente).
    Soluzione:
    Esaminare se si può evitare di usare la tradizionale rete elettrosaldata ma aggiungere, in sede di impasto all’impianto di betonaggio, le fibre sintetiche strutturali FIBRAG POLY PSF55 kg/mc. 1,5 – 2 che entrano nell’impasto mescolandosi e costituiscono l’armatura necessaria disponendosi in modo ottimale, tridimensionalmente, in tutto lo spessore del pavimento, senza dar alcun fastidio alla mobilità e operatività del posatore della pavimentazione.

Come nella maggior parte dei casi, quanto sopra si riferisce a caratteristiche di pavimentazioni normali che sono realizzate per un magazzino con movimentazione di carrelli con portata normale, senza richieste tecniche particolari. E’ ovvio che se ci fossero richieste di portata superiori si dovrà fare un esame approfondito e vedere se si dovranno prevedere armature più consistenti, doppie o per particolari carichi concentrati. A questo scopo FIBROCEV mette a disposizione dei Progettisti un Servizio Tecnico specializzato in queste tematiche con il quale si potrà consultare e confrontare per il raggiungimento della soluzione ideale.

Calcestruzzo: oltre a definire la classe Rck progettuale, necessaria per la capacità strutturale, sarà importante prescrivere il rapporto acqua/cemento che non superi 0,45. In questo modo sarà immessa solo l’acqua necessaria all’idratazione del cemento e la fluidità si raggiungerà con l’utilizzo di appositi additivi super-fluidificanti SIKA BETONFLOOR con l’aggiunta dell’agente anti-ritiro SIKA CONTROL 40 (realizzazione di calcestruzzi S.R.A – Shrinkage Reducing Admixture). Si dovrà evitare che la maturazione sia scompensata, particolarmente nei periodi estivi o per il vento, con la stesura a struzzo dell’apposito anti-evaporante SIKA ANTISOL S.

Giunti: i giunti di dilatazione e di contrazione dovranno essere sigillati con l’apposito mastice elastomerico SIKAFLEX 11FC in modo da evitare che POSSANO ESSERE riempiti e intasati con materiali vari che causando l’irrigidimento dei giunti limitandone la capacità di movimento.

Prodotti Consigliati

  • Fibrag Poly

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Dopo cinque edizioni in pubblicazione stampata della GUIDA MATERIALI EDILI, abbiamo ritenuto indicato impegnarci nella edizione e nell'aggiornamento continuo del nuovo sito internet GUIDAMATERIALIEDILI.IT, allargandone le funzioni. Ci siamo resi conto che siamo in grado di dare qualche cosa in più della sola informazione di come trovare in Brescia e Provincia determinati materiali e tecnologie edili presenti nella GUIDA MERCEOLOGICA e quindi si sono aperte nuove pagine nelle quali potremo dirVi come avere tempestivamente CONSULENZE TECNICHE e metterVi al corrente delle NOVITA' TECNOLOGICHE che le nostre rappresentate sono in grado di proporVi.
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