Riparazione calcestruzzo di frontalini dei balconi

“Riparazione calcestruzzo di frontali dei balconi.  In un condominio degli anni ’70 che abbiamo in amministrazione, dobbiamo intervenire per risanare i frontalini dei balconi che hanno degli evidenti degradi del calcestruzzo tanto che ormai si vede il ferro dell’armatura notevolmente arrugginito.
Vi chiediamo quale intervento dobbiamo affrontare per fare un lavoro corretto e durabile.
Alcuni condòmini vorrebbero asportare il cedevole e nascondere tutto mettendo davanti delle scossaline di lamiera verniciata o in rame … Voi che ne pensate?

Amministrazioni Condominiali R. – Mantova

Partendo dall’ultima domanda, il nostro consiglio è di evitare assolutamente di nascondere il “malanno” in quanto il problema non sarebbe risolto ma solo nascosto dalla scossalina, esteticamente bella ma certamente non protettiva nel confronti dell’atmosfera e il degrado continuerebbe nel tempo. L’armatura già parzialmente ossidata continuerebbe nel suo arrugginimento e si potrebbe arrivare ad avere problemi statici ben più gravi del problema attuale.
L’intervento corretto invece deve affrontare il problema della carbonatazione del calcestruzzo da subito seguendo il seguente ciclo di lavoro:

L’intervento di riparazione dovrà considerare che i materiali di ripristino dovranno avere certamente la capacità di ricostruire e proteggere adeguatamente la struttura ma soprattutto dovranno avere capacità di sopportare le normali dilatazioni, vibrazioni e movimenti che sono presenti per le caratteristiche degli elementi di questa struttura in c.a.
I materiali di riparazione, che sono posizionati in corteccia, sono posti nella posizione più sollecitata e quindi dovranno avere un modulo elastico più basso possibile affinché il materiale di ricostruzione si possa deformare ed adattare senza causare crepe o fessure e limitando al minimo le tensioni di distacco.
Le operazioni di intervento seguiranno le seguenti fasi :
Riparazione corticale di strutture in cemento armato soggette a microdeformazioni.
Procedere alla demolizione di ogni parte in distacco o non dotata di sufficiente resistenza e coerenza. Le armature in avanzato stato di degrado saranno scoperte rimuovendo completamente lo strato di calcestruzzo copriferro. Saranno rimosse anche le tracce di precedenti interventi di riparazione o riporti non perfettamente aderenti. Tali operazioni dovranno essere eseguite con mezzi manuali o comunque tali da non danneggiare lo strato di calcestruzzo sano sottostante evitando eccessive vibrazioni.
Effettuare una accurata pulizia mediante spazzolatura, o meglio sabbiatura, di tutte le superfici interessate dai successivi trattamenti, con completa rimozione di sostanze o depositi estranei, come ruggine, olio, grassi, pellicole superficiali sfarinanti. I ferri saranno ripuliti asportando completamente la ruggine e ricoperti a breve distanza con i successivi specifici trattamenti.
I ferri di armatura ripuliti saranno trattati mediante applicazione a pennello in due mani, a distanza di circa 3 ore l’una dall’altra, con una boiacca cementizia pennellabile a due componenti a base di leganti idraulici, polveri silicee, inibitori di corrosione in dispersione di polimeri acrilici SIKAMINIPACK ANTICORROSION.
I riporti in spessore a ricostruzione del copriferro e di parti mancanti saranno realizzati mediante riporto diretto di malta adesiva a ritiro controllato a consistenza di stucco, costituita da inerti selezionati, cementi modificati con l’aggiunta di polimeri sintetici in emulsione ed opportuni additivi, contenente microfibre in polipropilene, SIKA MONOTOP X2 (classificata R3) oppure SIKA MONOTOP DYNAMIC (classificata R4). L’applicazione sarà  eseguita a dorso di cazzuola o spatola curando di bagnare a rifiuto il sottofondo prima dell’applicazione.
Questa generazione di malte premiscelate per calcestruzzo possono essere rifinite a frattazzo fino quando la malta applicata per la riparazione comincia a rapprendersi.
La superficie riparata e l’intera struttura andranno poi protette contro la carbonatazione mediante un’apposita verniciatura.

Trattamento contro la corrosione dei ferri di armatura interni, che non sono ancora arrivati ad uno srato corrosivo tale da causare il distacco dello strato copriferro

La protezione anticorrosiva delle barre d’armatura non trattate con SIKAMINIPACK ANTICORROSION, sarà assicurata dall’applicazione dell’inibitore di corrosione migrante SIKA FERROGARD 903+, applicato in 2 o 3 mani a pennello o rullo su tutte le superfici in c.a. esposte all’azione degli agenti atmosferici.
Trattasi di vernice ad impregnazione incolore per strutture in c.a. a base di una miscela di ammino-alcoli organici ed inorganici ed inibitori di corrosione migranti, da applicare su sottofondo sano, compatto e libero da ogni impurità, in ragione di due-tre mani, con tempi di attesa tra le mani di circa 3-6 ore, per un consumo totale di almeno circa 400 gr/m2.

La superficie esterna a vista potrà essere resa gradevole con una verniciatura che oltre a dare un piacevole effetto estetico avrà la funzione di protezione contro la carbonatazione ed esposizione futura

La protezione della struttura contro la carbonatazione verrà  assicurata dall’applicazione della speciale verniciatura elastica protettiva e decorativa, traspirante al passaggio del vapore, impermeabile all’acqua ed ai gas aggressivi atmosferici, a base di resina acrilica in dispersione acquosa, SIKAGARD 550W ELASTIC applicata in 2 o 3 mani a pennello o rullo, previa applicazione di apposito primer consolidante SIKAGARD 551S ELASTIC mediante rullo, pennello o spruzzo in 1 mano.

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Category: Riparazione calcestruzzo

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