Realizzazione di pavimenti industriali senza giunti di controllo del ritiro idraulico grazie all’impiego di un basso rapporto acqua/cemento (inferiore allo 0,50) realizzato con additivi superfluidificanti della gamma SIKA VISCOCRETE o SIKA PLAST e l’aggiunta dell’additivo liquido antiritiro S.R.A. (Shrinkage Reducing Admixture) SIKA CONTROL 40 e/o un aggiunta in polvere espansiva SIKA ESPANDEX C NEW.
Sempre più spesso la Committenza richiede di eliminare i giunti di controllo, in quanto sono i punti dove si creano le maggiori problematiche per il traffico del carrelli e dove si interviene più frequentemente per la rottura dei labbri dei giunti. Presupposto che dovranno comunque essere rispettati i giunti di lavoro, in corrispondenza di ogni campo di getto, il livellamento del calcestruzzo si esegue con l’uso di macchina operatrice meccanica a controllo laser (Laser screed).
Il calcestruzzo
Per realizzare una pavimentazione senza ritiri si utilizza lo specifico additivo superfluidificante coadiuvante di finitura SIKABETONFLOOR UF1 (dosaggio 1% sul peso del cemento) in abbinamento all’additivo antiritiro (S.R.A) SIKACONTROL 40 (dosaggio 1,5 lt/mc) e di fibre metalliche (30kg/mc), che permette di ottenere un valore di ritiro idraulico molto basso: solo 320 micron/m a 28 giorni di stagionatura. Tale parametro è fondamentale, al fine di ridurre al minimo le tensioni lineari generate nelle lastre di calcestruzzo, essendo queste ultime effettivamente di grandi dimensioni. Questi additivi e aggiuntivi hanno conferiscono ottime caratteristiche meccaniche al calcestruzzo, in termini sia di valori di resistenza a compressione sia a trazione. Inoltre, assicurano al calcestruzzo fresco una buona coesione, l’assenza di bleeding, e un’ottima finitura superficiale. La miscela di calcestruzzo RCK 30 è per una classe di resistenza caratteristica pari a 30 MPa con diametro massimo dell’aggregato di 30 mm, consistenza S3, rapporto A/C massimo 0,48 e classe di esposizione ambientale XC2 (secondo UNI EN 206-1).
La superficie finita
L’intero campo, una volta ultimata la frattazzatura meccanica, si sottopone a trattamento di curing, impiegando lo specifico antievaporante ANTISOL S e ricoprendolo, per alcuni giorni fino al momento della levigatura della superficie, con stuoie sintetiche imbevute costantemente di acqua. Tale operazione risulta un valido contributo nello scongiurare la comparsa di microcavillature superficiali del rivestimento.